‘STANNO SPARANDO SULLA NOSTRA CANZONE’, BLACK PASTICHE

 

‘STANNO SPARANDO SULLA NOSTRA CANZONE’, BLACK PASTICHE.

 

Uno spettacolo riuscito in parte, che regge  sulle spalle dei tre interpreti.

 

 

La stagione teatrale 2022 2023 dell’Auditorium Alla Fratta di San Daniele, organizzata dall’ Ert, si è conclusa con il nuovo spettacolo di Veronica Pivetti: ‘Stanno sparando sulla nostra canzone’.

Ancora una volta va sottolineata la validità dell’azione culturale e la qualità della proposta dell’Ente teatrale regionale del Friuli Venezia Giulia, che propone spettacoli di qualità e nomi popolari in teatri periferici, molte volte di piccole dimensioni, trasformando la  perifericità in un punto di forza invece che in un limite.

Detto questo, non tutti gli spettacoli incontrano il gusto di tutti.

Diciamo subito che ci sono buone probabilità che questo sia dovuto ad un  difetto di chi recensisce, che magari non ha la sensibilità per cogliere la ricchezza del testo, i riferimenti dotti e tutte le caratterizzano che possono nobilitare un lavoro, ma risultare criptici per certe anime semplici e poco raffinate come chi scrive.

Di fatto ‘Stanno sparando sulla nostra canzone’ lascia disorientati: tre interpreti impegnati che danno prova di talento ed un testo che lascia disorientati.

Giovanna Gra definisce il suo lavoro una black story musicale. E’la storia di tre malavitosi, Jenny, Nino e Micky, che raccontano la loro vita, in verità assai prevedibile, con il supporto delle musiche di Alessandro Nidi.

Vengono in mente per i più appassionati i pastiche che hanno animato i teatri d’opera a partire dal diciottesimo secolo; le trasposizioni musicali del glorioso Quartetto Cetra per i più in età che ricordano un televisione elegante ed educativa; le ‘serate d’onore’ per chi amava non perdere l’occasione di ammirare i grandi  che si avviavano sulla via del tramonto.

Di fatto, per quanto i paragoni per la maggior parte non rendano onore alle potenzialità degli interpreti, siamo davanti ad una trama esilissima,   immaginiamo volutamente scontata,  con  una storia abbastanza inconsistente, che permetta agli attori di mostrare le loro doti.

Teatro d’evasione puro, quindi, caratterizzato  dalla scelta di non trasmettere contenuti e contemporaneamente di giocare con le citazioni, che sembrano rincorrersi: da Milva dell’’Opera da tre Soldi’ nell’allestimento di Strehler, a ‘Cabaret’, a ‘The Rocky Horror Picture Show’, ai film di Capra.

Ancora più frizzante il gioco di incastri sul piano musicale.

I testi si intrecciano, in connubi alle volte sfrontati, se non grotteschi, come quando Ruiz canta i Queen assieme ad una delle più celebri arie di Violetta della Traviata, oppure la Pivetti gioca abbinando, in un finale neanche tanto ad effetto, con la versione in italiano di ‘ I will survivee ‘Bad’.

Personalmente non ho ben capito se le canzoni siano state individuate sulla base delle trama, o se siano state scelte pensando alle possibilità degli interpreti  ed abbiano fornito l’ossatura alla struttura narrativa.

In ogni caso sicuramente la volontà della regia di Gra&Mramor, che firma anche l’ideazione scenica, è di sottolineare stereotipi e bozzettismi, rinunciando alla carta della credibilità, forse puntando ad una  metateatralità, che però di  fatto sembra piuttosto autorefernzialità..

La scena decisamente essenziale mette ancora di più in risalto i bei costumi di Valter Azzini capaci di esaltare la fisicità elegante dei tre interpreti.

Cristian Ruiz è un attore  con alle spalle una solida esperienza di musical, forse un po’ sacrificato nella parte di Micky Malandrino jr, capace di offrire solide prove di danza e buon impianto vocale, anche se quello  che canta, da ‘Sex Bomb’ a ‘Diamonds are girl’s best friends’,  appare piuttosto monocorde, con una voluta forzatura sulla ottava bassa e cercando suoni gutturali che tratteggiano un personaggio artefatto, cui si chiede di essere grottesco, volgare, prevedibile.

Brian Boccuni, è Nino Miseria. Attore dalla fisicità prorompente, ostentata da copione,  dimostra doti atletiche nelle coreografie  e misura e garbo nel canto. Certo il testo non lo aiuta ad uscire dai  clichè né gratificale sue buone capacità di interprete.

Veronica Pivetti si muove bene, conscia della sua popolarità. Abile nei movimenti, con qualche appropriata movenza coreografica che rimanda alla memoria catodica collettiva, propone una Jenny Talento disincantata e distante, rinunciando sia alla chiave ironica che a quella   della partecipazione emotiva.

Interpreta, utilizzando con abilità una voce personale e dal suggestivo colore, che riesce a sopperire alla estensione limitata, diversi brani, fra cui un piacevole frammento di ‘Certe Notti’.

Abbiamo potuto apprezzare, dal trio dei protagonisti, la capacità notevole di reggere un’ora di spettacolo sulle spalle, intrattenendo  con piacevolezza il pubblico, cui alla fine i tre interpreti hanno regalato alcuni bis musicali, che si sono rivelati i frammenti più riusciti della serata.

Alla fine applausi ai tre interpreti a premiare soprattutto la popolarità della protagonista.

 

Auditorium Alla Fratta, San Daniele del Friuli, 10 marzo 2023

Gianluca Macovez

 

a.ArtistiAssociati in collaborazione con Pigra

presenta

STANNO SPARANDO SULLA NOSTRA CANZONE

una black story musicale di Giovanna Gra

musiche Alessandro Nidi

ideazione scenica e regia Gra&Mramor

con Veronica Pivetti

e con Cristian Ruiz e Brian Boccuni

aiuto regia Alessandro Marverti

arrangiamenti musicali Alessandro Nidi, Elio Baldi Cantù

luci Eva Bruno

fonica Andrea Mazzucco

costumi Valter Azzini

foto di Renzo Daneluzzi

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