George Gershwin: l’essenza del Jazz

George Gershwin: dalle prime “canzonette” alle musiche per Broadway. Il padre del musical americano.

 

George Gershwin nasce a New York nel 1898. Studia pianoforte e a quindici anni inizia a comporre musiche per l’industria musicale americana. Si dedica poi ai musicisti di Broadway, fino a mettere in scena opere proprie come Rapsodia in Blue e Porgy and Bess. E’ un virtuoso del pianoforte con ottime doti di improvvisatore. Nelle sue composizioni riesce ad unire le caratteristiche tipiche della musica colta europea con quelle della musica jazz. A diciannove anni è autore di un primo discreto successo, una canzone dal titolo Rialto Ripples a cui seguono altri brani che lo portano via via a una fama più vasta in campo nazionale.

Questo successo però non basta a Gershwin, che ha ambizioni più alte e sogna di diventare un autore a pieno titolo. Inizia così a comporre musiche per gli spettacoli di Broadway, strada di New York celebre per i numerosissimi teatri di musical, dove Gershwin mette in scena le proprie opere come Rapsodia in Blue del 1924, Funny Face del 1927, Un americano a Parigi del 1928 e Porgy and Bess del 1935. Il successo delle opere teatrali però non è assolutamente paragonabile a quello delle canzoni: del resto, il pubblico americano è ancora privo di una cultura musicale autentica.

george-gershwin-1930L’apprezzamento dei suoi conterranei è assolutamente inferiore rispetto a quello che Gershwin si vedrà riconoscere dai famosi musicisti europei. Uno di questi è Maurice Ravel che Gershwin incontra in occasione di un viaggio a Parigi. Quando chiede, e ottiene, l’onore di incontrare il grande maestro, Gershwin gli domanda se può diventare suo allievo. La risposta di Ravel è immediata e senza possibilità di replica: “E’ perché mai? Per imparare a suonare come Ravel? Continuate a suonare come Gershwin!”.

La sua qualità di talentuoso pianista e improvvisatore lo porta a saper operare una sintesi tra i diversi generi musicali a cui si dedica. Senza la musica sinfonica europea e senza il jazz, l’artista newyorkese sarebbe rimasto un compositore di canzoni, per quanto applaudito e stimato. Egli invece aggiunge allo spirito melodico, suo tratto specifico, alcuni elementi tipici del jazz, la musica della cultura nera di New Orleans. La sua passione per la musica sinfonica lo spinge alla composizione della famosissima Rapsodia in Blue, dove “blue” sta per blues, l’autentico stile musicale forgiato dal dolore e dalla sofferenza degli schiavi neri d’America.

George Gershwin -Rapsodia in Blu

 

Gershwin è considerato il padre del musical americano, un genere di rappresentazione composto da canzoni, brani d’insieme, danze, balletti ed effetti scenici, derivato dall’operetta europea, ma adattato alle esigenze e al gusto del pubblico statunitense.

In Porgy and Bess, la sua opera più riuscita, spicca l’aria Summertime, un famoso standard jazz che verrà reinterpretato da autori di primissimo piano come Louis Armstrong ed Ella Fitzgerald.

Muore a Hollywood nel 1937, a soli trentanove anni.

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