L’OMAGGIO A GOUNOD DEL PALAZZETTO BRU ZANE DI VENEZIA A PARIGI

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PALAZZETTO BRU ZANE: PROSEGUE A PARIGI L’OMAGGIO A CHARLES GOUNOD
NEL BICENTENARIO DELLA NASCITA

Dal 1° al 29 giugno la sesta edizione del Festival parigino

 

Dopo il festival veneziano che fra aprile e maggio ne ha inaugurato le celebrazioni, l’omaggio del Palazzetto Bru Zane di Venezia  a Charles Gounod (1818-1893) nel bicentenario della nascita prosegue con la sesta edizione del Festival organizzato a Parigi dall’istituzione. Al centro della rassegna, un ricco calendario di concerti, nuove produzioni e convegni che, dal 1° al 29 giugno, farà tappa nelle più belle sale da concerto e nei teatri parigini alla scoperta del grande compositore romantico che segnò l’Ottocento francese con la sua sensibilità. Articolato per la prima volta lungo tutto il mese, il festival intitolato “Charles Gounod (1818-1893): dalla chiesa all’opera” spazierà nel corso di dieci appuntamenti dalla mélodie ai quartetti per archi, dall’opéra lyrique alla musica sacra, alternando il catalogo di Gounod a quello di altri autori del suo tempo. Depositario di un romanticismo lirico, sensuale e seduttivo grazie a lavori fortunati come Faust e Roméo et Juliette, Gounod sarà affrontato da prospettive più o meno inedite, che mostreranno quanto sia ancora incompleta la conoscenza del suo sconfinato repertorio. 

A inaugurare il festival sarà, venerdì 1° giugno (Théâtre des Bouffes du Nord, ore 18.30), la Notte del quartetto francese, che proporrà – grazie alla partecipazione dei Quatuor Hermès, Ardeo, Cambini-Paris e Modigliani – otto pagine rare di Gounod, Fauré, Chausson e altri autori romantici per questa particolare formazione strumentale. Ampio spazio al Gounod operista sarà poi riservato con i due titoli principali della rassegna: La nonne sanglante (Opéra Comique, dal 2 al 14 giugno), opera fantastica semisconosciuta del 1854 su libretto di Scribe e Delavigne, tratto in parte dal romanzo gotico The Monk (1796) di Lewis, che sarà messa in scena da David Bobée e eseguita dalla Insula Orchestra e dal Coro Accentus diretti da Laurence Equilbey, insieme a un cast di grandi voci; e il celeberrimo Faust (Théâtre des Champs Elysées, 14 giugno) nella versione inedita della prima rappresentazione del 1859, completa dei dialoghi parlati e di elementi che si ritenevano perduti, proposto in forma di concerto con Les Talens Lyriques, il Coro della Radio Fiamminga e solisti prestigiosi diretti da Christophe Rousset. Sabato 16 giugno (Auditorium de Radio France, ore 20) sarà la volta del Gala Charles Gounod, serata speciale con arie d’opera e pagine sacre meno note del compositore eseguite dall’Orchestre national de France diretta da Jesko Sirvend, dall’organista Olivier Latry e da interpreti d’eccezione come Jodie Devos, Elsa Dreisig, Kate Aldrich, Yosep Kang e Patrick Bolleire.

Altri quattro appuntamenti si alterneranno invece al Théâtre des Bouffes du Nord fra misticismo, melodia e operetta: domenica 3 giugno(ore 16.30) Hervé Niquet dirigerà il Coro della Radio Fiamminga, con François Saint-Yves all’organo, in un programma dedicato al “Gounod gotico”, dove confluirà quella predilezione tutta romantica per la musica antica che Gounod derivò dalla conoscenza di Palestrina e del repertorio organistico di Bach; lunedì 4 giugno (ore 20.30) saranno protagoniste le mélodies francesi – genere di gran moda fra Ottocento e primo Novecento – con il baritono Tassis Christoyannis e il pianista Jeff Cohen; martedì 5 giugno (ore 20.30), il nuovo spettacolo di Lola Kirchner, dal titolo “2 operette in 1 atto”, unirà Les deux aveugles di Offenbach e Le compositeur toqué di Hervé, buffonerie musicali dei due grandi rivali sulla scena parigina di metà Ottocento a metà fra comicità licenziosa e situazioni surreali; mercoledì 6 giugno (ore 20.30) l’ensemble cameristico I Giardini accompagnerà il mezzosoprano Isabelle Druet in un originale omaggio a tutti quei compositori segnati profondamente dalle guerre del 1870 e del 1914 di cui sarà proposta una selezione di brani trascritti per quartetto con pianoforte da Alexandre Dratwicki.

Infine, la rassegna si sposterà alla Philharmonie de Paris con due concerti sinfonici dell’Orchestre de Paris diretta da Fabien Gabel (Grande Salle Pierre Boulez, 9-10 giugno), che accosteranno pagine esotiche di Debussy, Schmitt, D’Indy e Roussel al trittico raveliano per voce e orchestra, Shéhérazade, interpretato dal soprano Measha Brueggergosman; al Théâtre de l’Athénée Louis-Jouvet, dal 19 al 29 giugno, per la ripresa dell’operetta dimenticata Les P’tites Michu (1897) di André Messager nell’allestimento firmato da Rémy Barché con la compagnia Les Brigands e la direzione musicale di Pierre Dumoussaud; e ancora all’Opéra Comique per il convegno dal titolo “Gounod alle luci della ribalta” (Salle Bizet, dal 4 al 6 giugno) che analizzerà l’intera produzione lirica di Gounod in relazione agli interpreti, alle messinscene e alla circolazione delle opere nella Parigi dell’epoca.

I concerti del 9, 10 e 16 giugno saranno registrati e trasmessi da France Musique.

Il dialogo tra ricerca e prassi esecutiva, costitutivo dell’attività del Palazzetto Bru Zane, continuerà anche con la periodica uscita di novità discografiche ed editoriali. Fra le uscite previste a giugno 2018 la pubblicazione della monografia di Christophe Mirambeau, André Messager. Le passeur de siècle, dedicata alle opere del maestro dell’opéra-comique e direttore d’orchestra André Messager, e dell’antologia di mélodies di Gounod interpretate dal baritono Tassis Christoyannis accompagnato al pianoforte da Jeff Cohen.

Il Palazzetto Bru Zane – Centre de Musique Romantique Française ha la vocazione di promuovere la riscoperta e la diffusione internazionale del patrimonio musicale francese del grande Ottocento (1780-1920), occupandosi sia di musica da camera sia del repertorio sinfonico, sacro e lirico, senza dimenticare i generi «leggeri» che caratterizzano lo spirito francese nel XIX secolo (chanson, opéra-comique, operetta). Il centro, che è stato inaugurato nel 2009 e ha sede a Venezia in un palazzo del 1695 appositamente restaurato per ospitarlo, è una realizzazione della Fondation Bru.

bru-zane.com 

Charles Gounod
Orfano di padre (un pittore) dall’età di cinque anni, Charles Gounod fu cresciuto dalla madre, che lo iniziò alla musica prima di affidarlo al celebre Antoine Reicha. Dopo avere seguito studi classici coronati dalla maturità in filosofia, entrò nel 1836 al Conservatorio avendo per maestri Halévy per il contrappunto e Le Sueur e Paër per la composizione, vincendo il suo primo prix de Rome nel 1839. Benché per un po’ avesse meditato di prendere i voti – il che conferma l’autenticità della sua devozione, dalla quale deriverà un notevole corpus di opere di carattere sacro –, alla fine la passione per il teatro ebbe la meglio. La sua prima prova, Sapho (1851), ebbe scarso esito, ma gli valse, l’anno dopo, la commissione per una musica di scena da parte della Comédie-Française: Ulysse. Seguirono presto La Nonne sanglante (1855), Le Médecin malgré lui(1858) e soprattutto il Faust (1859), capolavoro indiscusso della musica francese. Nessun altro suo lavoro, tranne forse Roméo et Juliette (1867), uguaglierà in seguito il successo e la fortuna presso i posteri di quest’opera ispirata al dramma di Goethe. Con fortune diverse, verranno La Colombe e Philémon et Baucis (1860), La Reine de Saba (1862), Mireille (1864), Cinq-Mars (1877), Polyeucte (1878), Le Tribut de Zamora (1881). Celebrato come vera e propria gloria nazionale, eletto all’Institut nel 1866, Gounod segnò profondamente la sua epoca con la sua particolare sensibilità e il suo impressionante catalogo, ampiamente dominato dalla voce, pur con importanti incursioni in ambito orchestrale e nella musica da camera.

 

Comunicato stampa, 29/05/2018

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