HANIA: Il primo passo con il loro “SPIRITO GUERRIERO”

SPIRITO GUERRIERO, l’EP degli HANIA

 

L’uscita di “Spirito guerriero” rappresenta per gli Hania il primo passo del loro percorso artistico. Attraverso questo piccolo EP la band ha deciso di proporsi al grande pubblico, come se questo fosse un piccolo biglietto da visita, una sorta di presentazione.

Da una parte questo gli da grande libertà, perché la mancanza di un vero pregresso gli consente di partire da zero, senza aspettative se non le proprie. Dall’altra il primo lavoro è sempre importante per dare una direzione al progetto, un’impronta che faccia capire al pubblico in che direzione ti stai muovendo.

Tutto questo viene sfruttato in modo approssimativo da parte della band, che decide di stare in un terreno sicuro, in una formula pop rock che ha il sapore di sentito già troppe volte per distinguersi in maniera evidente.

HANIA
HANIA

A livello musicale le produzioni non hanno nulla di sbagliato, anzi sono adeguate e rimangono facilmente in mente all’ascoltatore, l’Ep suona bene.  Ma forse è proprio questo il problema. Una produzione che cerca di emergere dal nulla ha bisogno di qualcosa di differente, necessita di un approccio alla materia che non sia semplicemente una riproposizione di stilemi già acquisiti. Avendo la possibilità di sperimentare, ha il dovere di puntare su una formula musicale nuova con delle variazioni sul tema realmente valide.

Ancora più in negativo vanno i testi, che giocano con un immaginario rock sempre troppo poco accentuato per risultare convincente. La scrittura risulta piatta, priva di sfaccettature, in definitiva pigra. I riferimenti a livello testuale si trovano nel pop Italiano più dozzinale, lontano anni luce rispetto all’effetto desiderato dagli artisti i cui modelli sono i grandi rocker degli anni 70.

Un esordio poco convincente per il giovane gruppo romano, il cui primo EP risulta poco efficace rispetto ai loro desideri, manchevole di audacia da un punto di vista musicale e poco convincente per la scrittura. Di certo hanno tutto il tempo per rifarsi, e per trovare un loro suono che li distingua e gli permetta di emergere in modo deciso rispetto al mare della musica.

 

Marco Bianchessi

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