Piacenza: dal 16 febbraio “La Cenerentola” di Rossini

 

Nel 150° anniversario rossiniano il Teatro Municipale di Piacenza mette in scena La Cenerentola in un nuovo allestimento.

La Cenerentola di Gioachino Rossini – nuovo allestimento coprodotto da Teatro del Giglio di Lucca, Teatro Alighieri di Ravenna e Fondazione Teatri di Piacenza, con la collaborazione di Teatro Comunale “A. Rendano” di Cosenza e dell’Ente Luglio Musicale Trapanese – è in programma al Teatro Municipale venerdì 16 febbraio ore 20.30 e domenica 18 febbraio ore 15.30, con anteprima per le scuole mercoledì 14 febbraio alle ore 15.30, nell’ambito della Stagione d’Opera 2017/2018. Lo spettacolo è un omaggio a Lele Luzzati: sono suoi gli splendidi costumi di scena risalenti alla storica edizione andata in scena nel 1978 al Teatro Margherita di Genova, che recano intatta la cifra stilistica e il tratto meraviglioso e immaginifico di un Maestro indiscusso del teatro contemporaneo. I costumi originali di Luzzati giungono dopo il prezioso e appassionato restauro realizzato dalla Fondazione Cerratelli, che ha riportato ogni singolo capo sartoriale allo splendore originario; nell’operazione è coinvolto il Museo Luzzati di Genova diretto da Sergio Noberini, in virtù anche della lunga collaborazione esistente tra il Museo e la Fondazione Cerratelli.
Responsabile musicale dello spettacolo, sul podio di Orchestra Giovanile Luigi Cherubini (fondata nel 2004 da Riccardo Muti) e Coro del Teatro Municipale di Piacenza (maestro del Coro Corrado Casati), Erina Yashima, talentuosissima trentenne tedesca di nascita, tra gli allievi selezionati nella prima edizione della Riccardo Muti Italian Opera Academy (2015) e attualmente assistente del Maestro alla Chicago Symphony Orchestra, dove ha ricevuto la borsa internazionale di apprendistato Sir Georg Solti in direzione d’orchestra. Nel cast, giovani e giovanissimi interpreti: Pietro Adaini è Don Ramiro, affiancato dal complice Dandini, suo cameriere (Pablo Ruiz) e dal filosofo Alidoro (Matteo D’Apolito); Marco Filippo Romano, Giulia Perusi e Isabel De Paoli vestono rispettivamente i panni di Don Magnifico, Clorinda e Tisbe; la figliastra Cenerentola – interpretata da Teresa Iervolino – completa la famiglia.

Aldo Tarabella firma la regia dello spettacolo, al termine di un lungo periodo di ricerca svolto percorrendo a ritroso la strada che lo ha portato alla Cenerentola luzzatiana del 1978, lungo la quale ha ritrovato «gli “amici di Lele”, i suoi più significativi discepoli: tra loro – dichiara Tarabella –, Enrico Musenich, che ha firmato le scenografie originali dello spettacolo, costruite e dipinte dallo scenografo-costruttore Elio Sanzogni, cui dobbiamo lo stile luzzatiano nella realizzazione pittorica; la Sartoria Cerratelli, che ha dato nuova vita teatrale, con un delicatissimo e appassionato restauro, a quei costumi di Luzzati appartenuti allo storico allestimento genovese; Mario Audello, che con le sue parrucche partecipò proprio a quella storica produzione del 1978». Questo nuovo allestimento de La Cenerentola rossiniana, che coinvolge – insieme a Tarabella -, Musenich, Sanzogni, Cerratelli e Audello, vuol essere un omaggio a Luzzati e al suo mondo di immagini, forme e colori, senza per questo assumere il sapore del ricordo nostalgico; la via percorsa, che si snoda tra palazzi di carta e scatole magiche in continuo moto giocoso, è quella della freschezza di una messa in scena attualizzata, viva e coinvolgente, capace di disegnare uno spazio musicale, teatrale e drammaturgico inconsueto, brillante e gioioso.

 

 

Comunicato stampa Teatri di Piacenza

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