Don Pasquale a Genova: brilla la “virtù” di Desirée Rancatore

Don Pasquale ritorna al Teatro Carlo Felice di Genova dopo dodici anni.

 

Pur essendo un’opera della maturità di Donizetti, il Don Pasquale conserva la freschezza del primo ottocento dell’opera buffa: già dalla sinfonia iniziale, alla francese, emergono tutte le melodie affidate poi ai vari personaggi. Anche nella struttura formale conserva quelle peculiarità del genere buffo, specie nei recitativi, mai noiosi e recitati, con chiari riferimenti al predecessore Rossini.

Ritorna in grande stile e rinnovato nella messa in scena dello Scottish Opera, che inquadra la storia negli anni sessanta a Roma, con arredamenti e colori tipici dell’epoca.

Colore è la parola d’ordine per questa produzione che ne fa sfoggio anche nei bei costumi curati da  André Barbe. Minimale anche la sua scenografia, che però risulta efficace per le necessità della trama, inquadrata in un unico ambiente, nel nostro caso la Pensione Pasquale, che è sormontata da una terrazza da cui arriva in scena Norina. Saranno i panni stesi che, salendo e scendendo, diventeranno il bosco creato dalle luci curate da Guy Simard.

Bella l’idea, e divertente la resa, curata dal regista Renaud Doucet, che confeziona l’intera opera come una sitcom, a cui si assiste divertiti e resa frizzante dagli artisti del cast che tra sotterfugi e finzione, tramacci e storie amorose, risolvono mirabilmente la morale finale dell’opera.

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Desirée Rancatore e Giovanni Romeo

Storia quanto mai attuale ai tempi d’oggi, quella del vecchio possidente che per il rifiuto del nipote Ernesto di accasarsi con una donna facoltosa per salvaguardare l’eredità, sposa lui, con un imbroglio ardito dall’amico Malatesta, la stessa donna che ama il nipote . Ne nasce un subbuglio scatenato da parte della giovane che porterà il vecchio a desistere dalle nozze attempate e, svelatogli l’inganno, benedice i due giovani ad essere felici insieme.

Il protagonista, Don Pasquale, è stato interpretato da Giovanni Romeo che, anche se un po’ chiaro vocalmente, più con voce baritonale che da basso, ha saputo destreggiarsi nella parte del burbero e tirchio vecchio possidente. Bene nell’insieme la performance, ed è convincente anche nei duetti ed insiemi, ma non ci sono sfuggite le difficoltà incontrate nel ritmo in alcune parti.

Don Pasquale
Rancatore – Gatell

Il nipote Ernesto, è stato affidato al bravissimo Juan Francisco Gatell. Bella la voce, chiara la dizione e bene anche il lato attoriale. Squillo e fiati non gli sono mancati, per non dimenticare il raffinato gusto musicale che è emerso al terzo atto nella Serenata. Qualche dubbio è rimasto però, sull’emissione vocale in acuto che risulta poco timbrata.

Splendida la Norina di Desirée Rancatore, che debutta il ruolo in Italia. La voce corre cristallina fra trilli e gorgheggi, ma anche la sua verve arriva al pubblico dimostrando oltre le sue indiscutibili doti vocali anche le sue doti attoriali, in un personaggio che facilmente può scadere nel qualunquismo. È lei che possiede “la virtù magica” che ha incantato il pubblico genovese con il suo fare civettuolo e felino. Brava!

Don Pasquale - elia fabbian - Desirée Rancatore
Elia Fabbian – Desirée Rancatore

Buono il dottor Malatesta di Elia Fabbian, anche se ha avuto qualche incertezza vocale qua e là, specie sulle agilità.

La partitura  del Don Pasquale non è affatto semplice, la scrittura è fitta e piena di trappole che ricordano molto lo stile rossiniano, e mette sempre a dura prova cantanti e orchestra, ma possiamo affermare che in questa serata i musici del Teatro Carlo Felice erano concentratissimi a non esagerare con i volumi e accarezzare le note di Donizetti con la leggerezza necessaria.

Sul podio Alvise Casellati, che ne ha curato la direzione ed infuso allo spartito tempi giusti e bei fraseggi, che non sono passati inosservati. Ottimo il feeling con il palcoscenico in questa recita.

Completano il cast: Roberto Conti, un Notaro; Cristina Bianchetti, Boris Vecchio e Luca Alberti, Mimi.

Un po’ incerto ritmicamente il Coro del  Teatro Carlo Felice diretto da Francesco Aliberti.

Photo©MarcelloOrselli

 

Salvatore Margarone

La recensione si riferisce alla recita del 10 Marzo 2019

Don Pasquale - Genova

 

Don Pasquale- ernesto (j.f.gatell) norina ( d. rancatore )

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