Teatro La Fenice di Venezia: Stagione Lirica e Balletto 2018-2019

Teatro La Fenice di Venezia:Stagione Lirica e Balletto 2018-2019

Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini, Antonio Vivaldi, Wolfgang Amadeus Mozart, Sergej Prokof’ev, Jules Massenet, Gioachino Rossini, Tomaso Albinoni, Salvatore Sciarrino

 

La Stagione Lirica e Balletto 2018-2019 della Fondazione Teatro La Fenice è stata presentata giovedì 21 giugno 2018 dal sovrintendente e direttore artistico Fortunato Ortombina. Macbeth di Giuseppe Verdi, dirige Myung-Whun Chung con la regia di Damiano Michieletto, inaugurerà il cartellone venerdì 23 novembre 2018.

La programmazione dedicherà uno spazio privilegiato ai grandi autori della storia dell’opera: Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini, Antonio Vivaldi e Wolfgang Amadeus Mozart, toccando anche Sergej Prokof’ev, Jules Massenet, Gioachino Rossini e Tomaso Albinoni, per arrivare a Salvatore Sciarrino.

L’ormai decennale relazione tra il maestro Myung-Whun Chung e la Fenice è e sarà sempre più nel segno di Verdi. Dopo Macbeth, l’altro titolo verdiano diretto da Myung-Whun Chung sarà Otello, riproposto nell’allestimento firmato da Francesco Micheli. Chung inaugurerà entrambe le stagioni, quella Lirica e quella Sinfonica, dirigerà la sedicesima edizione del Concerto di Capodanno e tre concerti del cartellone sinfonico che prevedono l’esecuzione della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi e della Seconda Sinfonia Resurrezione di Gustav Mahler.

Tornerà dopo oltre trentacinque anni di assenza dal cartellone feniceo Aida nell’ormai storico allestimento di Mauro Bolognini, con protagonista Roberta Mantegna e Francesco Meli al debutto italiano nel ruolo di Radames. Il nuovo allestimento di Dorilla in Tempe di Antonio Vivaldi si inserisce nell’ambito di un percorso di riscoperta della produzione lirica del Prete Rosso, avviato quest’anno con Orlando furioso e grazie al quale ad ogni prossima stagione sarà assicurata la messinscena di un’opera del veneziano. Si configureranno invece come un’‘officina’ di regia i due titoli mozartiani in programma: Il sogno di Scipione, realizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Venezia, e Il re pastore. Un affondo (che proseguirà anche nelle prossime stagioni) sul compositore veneziano Tomaso Albinoni permetterà di conoscere due perle del suo catalogo, l’opera La Statira e l’intermezzo Pimpinone, produzioni del progetto Opera Giovani realizzato in collaborazione con il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. E poi ancora la stagione prevede il nuovo allestimento dell’Italiana in Algeri di Gioachino Rossini, di Werther di Jules Massenet e, dal repertorio contemporaneo, di Luci mie traditrici di Salvatore Sciarrino; infine, per l’anniversario pucciniano, Turandot sarà in scena nell’ambito dell’ormai storica collaborazione con la Biennale Arte. Per quanto riguarda la danza, Les Ballets de Monte-Carlo interpreterà il balletto Romeo e Giulietta nella versione del coreografo Jean-Christophe Maillot su musica su Sergej Prokof’ev. Don Giovanni di Damiano Michieletto completa il cartellone insieme agli altri allestimenti imperdibili della storia recente della Fenice: La traviata firmata da Robert Carsen; Tosca con la regia di Serena Sinigaglia; Il barbiere di Siviglia di Bepi Morassi; Madama Butterfly con le scene e i costumi di Mariko Mori – progetto speciale della Biennale Arte 2013 – e la farsa rossiniana La scala di seta con la regia di Bepi Morassi. Si contano in totale centocinquantadue recite, dal 23 novembre 2018 al 3 novembre 2019.

Myung-Whun Chung per la prima volta dirigerà Macbeth di Giuseppe Verdi, in occasione dell’inaugurazione della Stagione Lirica e Balletto 2018-2019: il melodramma in quattro parti di Francesco Maria Piave dal dramma di William Shakespeare sarà presentato in un nuovo allestimento con la regia di Damiano Michieletto che vedrà protagonisti come interprete principali il baritono Luca Salsi nel ruolo del titolo. Lo spettacolo – sostenuto, come da tradizione in occasione dell’apertura della stagione, dal Freundeskreis des Teatro La Fenice – sarà in scena il 23, 25, 27, 29 novembre e l’1 dicembre 2018.

Nel periodo prenatalizio, per cinque repliche consecutive dal 12 al 16 dicembre 2018, il palcoscenico del Teatro La Fenice ospiterà Les Ballets de Monte-Carlo: la compagnia di danza interpreterà il balletto Romeo e Giulietta, una coreografia del 1996 di Jean-Christophe Maillot basata sulla tragedia di William Shakespeare, creata sulla musica di Sergej Prokof’ev. Lo spettacolo si avvale delle scenografie di Ernest Pignon-Ernest, dei costumi di Jérôme Kaplan e delle luci di Dominique Drillot. L’Orchestra del Teatro la Fenice sarà diretta da Nicolas Brochot.

Il nuovo anno si aprirà con Werther, drame lyrique in quattro atti di Edouard Blau, Paul Milliet e Georges Hartmann dal romanzo epistolare I dolori del giovane Werther di Goethe, composto da Jules Massenet nel 1887 e messo in scena per la prima volta alla Staatsoper di Vienna nel 1892. L’opera sarà proposta nell’allestimento del Teatro Comunale di Bologna con la regia di Rosetta Cucchi, le scene di Tiziano Santi e i costumi di Claudia Pernigotti. Guillaume Tourniaire sarà responsabile della parte musicale, alla direzione di un cast composto per i ruoli principali dal tenore Piero Pretti – che debutta nel ruolo di Werther – e dal mezzosoprano Sonia Ganassi (Charlotte). Le recite in programma sono il 25, 27, 29 e 31 gennaio e il 2 febbraio 2019.

Due titoli di rara esecuzione del catalogo mozartiano, appartenenti alla medesima fase creativa e accomunati dalla firma di Pietro Metastasio come autore del libretto, saranno in scena a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro. Il primo è Il sogno di Scipione: azione teatrale in un atto su libretto tratto dal Somnium Scipionis di Cicerone, si tratta di una ‘serenata’ musicata dal salisburghese intorno al 1771-1772. Sarà proposta in un nuovo allestimento con la regia di Elena Barbalich e Dominique Pitoiset e la direzione musicale di Federico Maria Sardelli, realizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Venezia e nell’ambito del progetto Atelier della Fenice al Teatro Malibran. Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Malibran l’8, 10, 12, 14 e 16 febbraio 2019.

Seguirà Il re pastore, la serenata in due atti che Mozart compose su commissione dell’arcivescovo Colloredo per celebrare la visita a Salisburgo dell’arciduca Massimiliano nel 1775. L’opera, proposta in un nuovo allestimento con la regia di Alessio Pizzech e la direzione musicale di Federico Maria Sardelli, sarà in scena al Teatro La Fenice il 15, 17, 21, 23 e 27 febbraio 2019.

Durante il periodo del Carnevale di Venezia, la programmazione lirica proporrà L’italiana in Algeri di Gioachino Rossini. Dramma giocoso per musica in due atti di Angelo Anelli, scritto in prima battuta per l’opera omonima di Luigi Mosca (1808) e poi ripreso dal pesarese in occasione della commissione veneziana, l’undicesimo titolo del catalogo rossiniano debuttò al Teatro San Benedetto di Venezia il 22 maggio 1813: una nuova collaborazione, dunque – dopo le cinque farse per il Teatro San Moisé e nello stesso anno del Tancredi composto per la Fenice –, che testimonia il legame di Rossini con la città lagunare. L’italiana in Algeri andrà in scena in un nuovo allestimento con la regia di Bepi Morassi e la direzione musicale di Giancarlo Andretta. Lo spettacolo è in programma al Teatro La Fenice il 24, 26 e 28 febbraio, 1, 2, 3 e 5 marzo 2019.

Dopo Il regno della luna, presentato con successo nella Stagione 2017-2018, sarà ancora la musica di Tomaso Albinoni al centro del progetto Opera Giovani, iniziativa realizzata in collaborazione con il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, che vedrà tra l’altro impegnata nella buca del Teatro Malibran l’Orchestra dell’istituto musicale veneziano. Due i titoli proposti: La Statira, dramma per musica in tre atti del 1726 su libretto di Apostolo Zeno e Pietro Pariati, sarà in scena il 7, 8 e 9 marzo; mentre Pimpinone, intermezzo comico in tre parti di Pietro Pariati composto per il Teatro San Cassiano di Venezia nel 1708, sarà allestito il 21, 22 e 23 marzo 2019.

Sarà riproposto alla Fenice Otello di Giuseppe Verdi: dramma lirico in quattro atti su libretto di Arrigo Boito tratto dall’omonima tragedia shakespeariana, il penultimo capolavoro verdiano, andato in scena per la prima volta al Teatro alla Scala di Milano nel 1887, sarà riproposto con l’autorevole direzione musicale di Myung-Whun Chung. Il tenore Marco Berti sarà impegnato nel ruolo eponimo e Carmela Remigio in quello di Desdemona. Lo spettacolo – in scena il 22, 26, 30 marzo, 4 e 7 aprile 2019 – è firmato dal regista Francesco Micheli, con le scene di Edoardo Sanchi e i costumi di Silvia Aymonino.

Proseguendo nell’affascinante percorso di riscoperta del Vivaldi operistico – in continuità con il felicissimo allestimento dell’Orlando furioso dello scorso aprile e avviando un progetto che vedrà ogni anno la nuova produzione di un’opera lirica del veneziano – la programmazione 2018-2019 proporrà un altro lavoro del Prete Rosso per le scene: Dorilla in Tempe, melodramma eroico pastorale in tre atti su libretto di Antonio Maria Lucchini, composto da Vivaldi per il Teatro Sant’Angelo di Venezia nell’autunno del 1726. L’opera sarà in scena al Teatro Malibran in un nuovo allestimento con la regia di Fabio Ceresa e la direzione musicale di Diego Fasolis, nei giorni di 23, 27 e 30 aprile, 2 e 5 maggio 2019.

Farà il suo ‘ritorno’ sul palcoscenico del Teatro La Fenice, dopo oltre trent’anni di assenza, Aida di Giuseppe Verdi: opera in quattro atti su libretto di Antonio Ghislanzoni, terzultima nell’ordine cronologico del catalogo verdiano, Aida debuttò al Teatro dell’Opera del Cairo nel 1871. La Fenice la riproporrà nell’allestimento di Mauro Bolognini del 1986 ripreso da Bepi Morassi, con la direzione musicale di Riccardo Frizza e un cast che vedrà protagonisti il soprano Roberta Mantegna (Aida) e il tenore Francesco Meli (Radames), entrambi al loro debutto italiano nei rispettivi ruoli. Lo spettacolo sarà in scena il 18, 22, 23, 26, 28, 30, 31 maggio, 1 giugno 2019.

Nel 2019, ultimo anniversario sotto il secolo per celebrare Giacomo Puccini, la Fenice presenterà un nuovo allestimento di Turandot. Il dramma lirico in tre atti e cinque quadri di Giuseppe Adami e Renato Simoni, dalla fiaba teatrale omonima del veneziano Carlo Gozzi, sarà diretto da Daniele Callegari. Regia e team creativi saranno annunciati in concomitanza con la presentazione del progetto realizzato in collaborazione con la 58a Esposizione Internazionale d’Arte curata da Ralph Rugoff. Nel cast spiccano le presenze del soprano Oksana Dyka nel ruolo della principessa di ghiaccio, e del tenore Andrea Carè in quello di Calaf. Lo spettacolo – che entrerà nel novero degli allestimenti dei grandi titoli del repertorio italiano prodotti dalla Fenice – sarà in scena alla Fenice il 10, 12, 17, 19, 21, 24, 25 e 29 maggio 2019.

Attingendo tra i capolavori del repertorio contemporaneo, il Teatro veneziano offrirà la prima esecuzione italiana di una rinnovata versione – con finale inedito – di Luci mie traditrici, l’opera in due atti con libretto e musica di Salvatore Sciarrino da Il tradimento per l’onore di Giacinto Andrea Cicognini, ispirata alla storia del compositore secentesco Gesualdo da Venosa. Presentata per la prima volta in tedesco nel 1998 al Festival di Schwetzingen, l’opera sarà proposta in italiano in una messinscena inedita firmata dal regista Valentino Villa, con la direzione d’orchestra di Tito Ceccherini e la partecipazione del soprano Wioletta Hebrowska interprete della Malaspina, e del baritono Otto Katzameier nelle vesti del Malaspina. Lo spettacolo è in programma al Malibran il 13, 14, 18, 22, 24 settembre 2019.

Il patrimonio dei grandi ‘classici’ del repertorio italiano – vale a dire gli allestimenti targati Fenice diventati ormai un must della programmazione artistica veneziana – si arricchisce ogni anno di nuovi titoli. Sono sei le produzioni della Fenice che saranno riproposte nella stagione 2018-2019: La traviata di Giuseppe Verdi con la regia di Robert Carsen tornerà sul palcoscenico di Campo San Fantin diretta da Sesto Quatrini e con Francesca Sassu nel ruolo di Violetta (4, 5, 13, 20, 26 e 30 gennaio, 1 e 3 febbraio 2019), poi diretta da Francesco Lanzillotta con Francesca Dotto nel ruolo della protagonista (27, 28, 29 e 31 marzo, 2, 3, 5, 6 aprile 2019), e ancora diretta da Stefano Ranzani con Claudia Pavone nel ruolo di Violetta (24, 25, 26, 27, 29, 30 e 31 ottobre, 2 e 3 novembre 2019). Rivedremo Don Giovanni nella lettura registica di Damino Michieletto, con la direzione musicale di Jonathan Webb e, nel cast, Alessio Arduini nel ruolo del titolo e Carmela Remigio in quello di Donna Elvira (18, 19, 20, 21, 22, 23, 25, 26, 27, 28, 29 e 30 giugno 2019). Del repertorio rossiniano saranno riproposti gli allestimenti con la regia di Bepi Morassi del Barbiere di Siviglia (24 e 30 agosto, 5, 7, 11, 22, 24, 27 e 29 settembre, 1, 4, 6, e 9 ottobre 2019), diretto da Francesco Ivan Ciampa, e della Scala di seta, proposto nella lettura musicale di Alvise Casellati (20, 26 e 28 settembre, 2 e 8 ottobre 2019); di quello pucciniano invece Tosca con la messinscena ideata da Serena Sinigaglia, Daniele Rustioni direttore d’orchestra e nel cast il soprano Chiara Isotton, il tenore Azer Zada e il baritono Sebastian Catana (25 agosto, 1, 3, 6, 12, e 19 settembre 2019), infine Madama Butterfly con la regia di Àlex Rigola e scene e costumi dell’artista giapponese Mariko Mori, con la direzione musicale di Daniele Callegari (31 agosto, 4, 8, 10, 15, 21 e 25 settembre, 3 e 5 ottobre 2019).

info: teatrolafenice.it

Comunicato stampa del 21 giugno 2018

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