Il Pirata al Teatro Bellini di Catania

“Il Pirata”  ritorna al Teatro Bellini di Catania

 

 

L’Opera, messa in scena per la prima volta nel lontano 1827 a Milano, è ancora incredibilmente attuale. La bella e infelice duchessa di Caldera offre rifugio a dei naufraghi, a dei pirati. E chissà quanto parrebbe surreale al nostro amato conterraneo Bellini la situazione odierna…lui che dava per scontati e musicava i princìpi di umanità e di accoglienza dei naufraghi!

Drammaticità ed eroicità sono gli elementi essenziali che il protagonista, nel ruolo del tenore, deve avere nell’opera lirica “Il Pirata” di Vincenzo Bellini. Una tessitura chiaroscura e una forte incisività sono, invece, le doti richieste per il ruolo del soprano. Gualtiero ed Imogene sono i due infelici amanti del melodramma belliniano. 

Il Pirata

Deniz Leone è Gualtiero. Il tenore turco, come il Teatro ha spiegato con un annuncio che ha preceduto l’inizio dell’opera, non stava bene ma ha, ugualmente, deciso di affrontare la recita. La sua voce è bella con un timbro altrettanto bello ed intenso. Ma la sua indisposizione è stata palese. Qualche colpo di tosse e tanta stanchezza sulla scena non gli hanno impedito di cantare con passione un ruolo così impegnativo e difficile come quello di Gualtiero. Letizia Vitelaru è, invece, Imogene. Un soprano che nel registro medio basso dispiega, con grande controllo, una voce bella e potente. Brava ed espressiva sul palcoscenico.

Il Pirata

Salvatore Grigoli è Ernesto. La sua è stata una bella performance. Un’ottima presenza scenica, una voce calda e imperiosa che ha usato con grande padronanza tecnica. Brillante la presenza di Riccardo Palazzo nei panni di Itulbo. Un ruolo, da comprimario, che tuttavia egli arricchisce con la sua voce e la sua impeccabile teatralità. Brava Alexandra Oikonomou in Adele. Ha perfettamente interpretato il suo ruolo senza perdere nulla rispetto alla protagonista. Sinan Yan è Goffredo e con lui, un gigante dalla voce cavernosa ma a tratti fin troppo vibrante, si completa il secondo cast.

Il Pirata

Appassionata la conduzione del direttore Miquel Ortega, con la sua capacità di dare voce alla partitura sia nei momenti di soave sussurro che nei momenti di impeto corale. Luigi Petrozziello è il Maestro del Coro del Teatro Bellini di Catania che offre, con il Pirata, il meglio delle sue capacità attoriali e canore.

Forse un po’ deludente risulta la regia di Giovanni Anfuso (e del suo assistente Angelo D’Agosta), che ai cantanti avrebbe potuto chiedere di più, più dinamismo a maggiore ragione del fatto che il palcoscenico era completamente vuoto. Più vero e intenso il duetto fra Ernesto ed Imogene; troppo statico, forse, il duetto d’amore fra lei e Gualtiero. Giovanna Giorgianni ha curato le scene: essenziali e spartane, ma interessanti nella realizzazione di pannelli mobili che si spostavano sul palco.

Il Pirata

Meravigliosi i costumi di Riccardo Cappello, ricchi e sontuosi o perfettamente miserevoli per quella ciurma di Pirati che, ad un certo punto, riesce a darsi all’allegria e alla gioia pur trovandosi a ridosso del dramma e della morte che di lì a poco sarebbe piombata sui protagonisti.

Un’Opera dalle arie veramente belle e di grande trasporto. Meriterebbe di essere rappresentata e conosciuta ancora di più.

 

Donata Musumeci

La recensione si riferisce alla recita del 25 Settembre 2019

Photo©GiacomoOrlando

 

Il Pirata

Il Pirata

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